In un contesto isolato si stagliano le minute figure umane Isabella Lotti, pittrice mantovana che indaga l’emotività infantile, gli stati d’animo di bambini intenti alle loro azioni quotidiane, attività quotidiane a volte isolate, a volte invisibili agli occhi adulti.
Le sue opere non indagano solo l’intimo di questi fragili e indifesi esseri umani, il suo lavoro approfondisce come i soggetti adulti, talvolta ciechi o troppo indaffarati nelle proprie vicende, vedono superficialmente immagini e storie di chi vorrebbe esprimersi molto di più. Il punto di vista è sempre quello dell’adulto che non si rende conto.
E proprio lì arriva l’occhio attento della Lotti, che invece va oltre, e svela quanta freddezza e quanta solitudine si trovino ad affrontare e combattere i bambini di oggi.

Le parola del critico Francesco Ventura spiegano al meglio l’opera e l’analisi di questa artista: “Quasi come la nascita e la morte, l’infanzia e la vecchiaia sono due aree direttamente confinanti, evocate da Isabella Lotti nella distanza siderale dei suoi 30 anni: i bambini con occhi vecchi o vecchie donne con il corpo di un bambino, insufficienti, fragili e alienati in cui possiamo vedere con disarmante lucidità tutte le assurdità, le miserie, la maleducazione ma anche l’inevitabilità dei fatti, non essendo, il soggetto, in grado di affrontare l’abuso di potere.
Isabella Lotti, bambina in tutù, è pronta per il suo spettacolo di danza o meglio per il suo patibolo, ricordo ancestrale, tipico dello stato d’ animo della classe media agiata, se è consentito questo paragone. Quasi come un urlo di Munch trattenuto, indifferente ma dotato di fascino.
Un fascino poi ritrovato quasi con stupore, rilasciando un’ondata di terapia di sé grazie alle superfici casuali e imperfette, proprio come quelle della vita, utilizzando matite, gessetti e pastelli a cera – strumenti che richiamano con immediatezza un disegno preciso sull’infanzia”.

La sua mostra, “L’intimo sguardo”, è in mostra allo Spazio Mariconda, dal 7 febbraio al 28 marzo 2015, Vicolo San Gervasio 13, Mantova, per il quarto appuntamento de “Arte in tavola”.