SUPERMAN di Richard Donner
Una cosa che da sempre mi affascina è la relazione tra cinema e architettura. Registi di fama internazionale hanno da sempre sfruttato nelle loro opere questo elemento per dare enfasi ad alcuni fotogrammi ed ancorare i personaggi ad una dimensione spaziale ben definita. I primi ad usufruire di questa strategia furono, negli anni settanta, i film di fantascienza: le sperimentazioni sugli effetti speciali all’epoca hanno regalato “strutture grafiche” di un fascino estremamente moderno! Ancor più affascinante è leggere oggi come attualissimi quegli input che ci arrivano da mondi e realtà che sembravano lontani anni luce. Basta pensare , oltre a Superman, anche ad altri super eroi per capire come il ruolo di architetture ed archetipi sia stato di fondamentale importanza:
Batman vive in una caverna, ma il logo-lanterna e’ posizionato sui tetti della città;
Spiderman sfrutta le pareti dei palazzi di Manhattan come superfici di ancoraggio
ed infine come dimenticare King Kong e la scena epica del sequestro di Ann Darrow portata sull’Empire State Building di New York ?
L’architettura dell’epoca era l’architettura della rinascita e della sperimentazione e ben si adattava al mondo fantasioso che da lì sarebbe esploso! L’utilizzo del design e dell’architettura nel cinema trova spazio anche come supporto per molti registi italiani come Antonioni, Zeffirelli, Bertolucci, Pasolini in film che hanno segnato la storia del cinema in senso stretto: avremo modo di puntare il faro anche su questo.
Rivedere il film di “Superman” del 1978 diretto da Richard Donner e interpretato da attori del calibro di Christopher Reeve, Marlon Brando, Gene Hackman è stato un po’ come ripercorrere le tappe della storia di questa fantasiosa architettura percepibile soprattutto nelle immagini girate all’interno della Fortezza della Solitudine, struttura cristallina monumentale tra i ghiacci dell’Artide.
Superman è diviso in tre atti e tre sono le ambientazioni scelte in questi passaggi: 1) il pianeta Krypton rappresentativo di un mondo ideale e fantastico 2) Smallville centro di vita agreste 3) la città di New York intesa come idea avanzata di metropoli moderna. C’è chi in questa triade ha letto temi che riportano ad un’idea cristiana, un po’ come sono state negli anni anche le letture trasversali di “Guerre stellari” e l’idea di Bene e Male.
Fra queste ambientazioni mi vorrei soffermare sull’impatto visivo che lasciano alcune immagini in sequenza. Krypton in particolare, ripropone in modo avveniristico per l’epoca, l’immagine di una cattedrale gotica, lo stesso gotico che , storicamente, ha identificato negli spazi e nelle vetrate colorate tendenti verso l’alto quei giochi di luce che portavano con se’ l’idea di stupore e di maestosità divina necessari per creare sudditanza nel popolo. Nello specifico il binomio spazio-luce che si viene a creare si identifica con la LUCE che disegna lo SPAZIO.
Gia’ Le Corbusier, con la Cappella di Notre-Dame du Haut a Ronchamp (Francia), progettata nel 1950, aveva consacrato con un’architettura definita “brutalista” questa sensazione.
e Philip Johnson che, con il “post moderno”, introduce l’idea di un’architettura come scultura e funzione che inizia a seguire una forma, realizza con la Crystal Cathedral degli anni ’90 (Stai Uniti) un edificio che sembra prendere suggerimenti proprio dal paesaggio raccontato da Donner.
FOTOGRAMMI DEL FILM:
Gli esempi di architetture che richiamano immagini fantascientifiche si sprecano e citarle tutte impossibile! Tra gli architetti contemporanei che sperimentano forme visionarie
DANIEL LIBESKIND
The Royal Ontario Museum, 2002-2006
Denver Art Museum,2006
ZAHA HADID
SOHO Wangjing Peking, China
Modell Chaoyangmen SOHO City, China
Lampade ARIA Slamp
http://www.youtube.com/watch?v=F5SK01zwXrg
Immagini: web
Testi: Chicca Lorini