In concomitanza con la notte degli Oscar si è sentito molto parlare di una costumista italiana che tiene alto il nostro onore e la nostra importanza nel mondo della moda, Milena Canonero, vincitrice anche lo scorso 15 febbraio per i costumi di Grand Budapest Hotel, ma chi è questa famosissima e acclamata stylist?
Milena Canonero nasce a Torino nel 1946 e conduce studi di arte e costume, dopo i quali si trasferisce a Londra, dove inizia a lavorare per il teatro. Qui quella spinta che le ha permesso di diventare ciò che è, l’incontro con Stanley Kubrick, per il quale curerà i costumi, diventati storia ed icona, di Arancia Meccanica. In un crescendo di successi e analisi della storia del costume, Milena Canonero diventa la costumista di riferimento per i registi di Hollywood, contando numerose nomination e Oscar: Momenti di Gloria, Shining, La mia Africa, Titus, Carnage e altri, fino all’arrivo del film che sopra a tutti l’ha resa nota e le ha dato grande visibilità, Marie Antoniette, di cui ricordiamo i colori, lo sfarzo, le acconciature ma sopratutto le All Star.

Perché è in questo che la Canonero è incredibile, riesce a dare un’ottima visione di insieme storica, che coglie lo spirito del tempo, lo Zeitgeist ma inserisce sempre qualcosa che stona, che ci riporta alla realtà, che sdrammatizza, come le All Star in Marie Antoniette, appunto.
Non solo il cinema ma anche le mostre, le esposizioni, come l’ultima di Prada, Iconoclast, da lei personalmente curata, che propone una scenografia snodata di un “troppo vero” da sembrare finto, dove gli abiti passano quasi in secondo piano, dove i manichini sono maschere di maschere, dove la realtà è più falsa della messa in scena.

Capolavori Made in Italy.