IBIZA

PEOPLE FROM IBIZA : http://www.youtube.com/watch?v=BiV7-YbhssU cantava nel lontano 1984 Sandy Marton

IBIZA è nella sue parole: “paese delle meraviglie” dove “incontrare persone di ogni genere alcuni buoni e alcuni maligni”;”alcuni felici gli altri tristi”;”non sai mai chi ti trovi”;”ballare sulla sabbia”;”vivere come un barbone come uno spagnolo lobo”;”Ibiza è ancora sulla mia mente”;”luoghi diversi ogni giorno ogni volta un modo diverso”.

IBIZA fa parte dell’arcipelago delle isole Baleari insieme a Minorca, Maiorca e alla vicina Formentera. Hai piu’ e’ nota con il nome di Eivissa (il suo nome in catalano) e per il divertimento che offre in termini di sperimentazioni musicali, festival e discoteche e la vita notturna in genere. La stagione ufficiale si apre sempre con l’ “apertura”, a maggio, dei locali con la leggendaria festa della schiuma e termina con parties di “chiusura” a settembre. Un vero e proprio calendario di appuntamenti a cui le persone più abitue non sanno rinunciare, non fosse altro anche solo nel rispetto di una personale tradizione. Cafe del Mar, Pacha, Amnesia, Privilege, Space, Ushuaia, DC10 sono nomi altisonanti del linguaggio quotidiano di chi frequenta le notti della Isla Bianca. I più grandi dj internazionali hanno calpestato palchi e scratchato consolle di ogni tipo: dai più comuni e commerciali DAVID GUETTA e BOB SINCLAR ai più sofisticati MOBY, FAT BOY SLIM e molto altro ancora.

Ibiza non è solo questo, ma è un’isola magica fatta di leggende di elfi, di avvistamenti di UFO e di mondi segreti capace di offrire tantissimo anche a persone che solitamente preferiscono una vita più rilassata e lontana dai meccanismi delle discoteche. Ibiza è infatti un mix di piacevoli contrasti: amarcord anni ’70/’80/’90 ed elettro-punk; alcolici potenti e spremute di arancia offerte da baracchini sulle rotte che si perdono in campagna; boutique e mercatini hippy; discoteche e serate di bonghi al calar del sole; ristoranti commerciali e chiringuiti in calette isolate; spiagge attrezzate di ogni comfort e zone selvagge immerse nella natura più viva affacciate su piccolissimi porticcioli; il russo che si compra l’isolotto e le grotte segrete rimaste per anni rifugio dei pirati; paesi fortemente urbanizzati ma anche piccoli borghi come quinte di set di un film western; turbinio di macchine e motorini che sfrecciano a gran velocità ma anche branchi di cani autoctoni. Tipologia di cane che addirittura trova le loro origini dal mondo Egizio: il “temibile” , solo per il nome, PODENCO IBICENCO.

Ibiza volente o no rimane nel cuore di chiunque la conosca anche solo per pochi giorni. Il mio primo viaggio alla scoperta di quest’isola è iniziato così:

Un cartellone stradale abilmente modificato da qualche avventore e ritrovato da me a San Agustin vicino a San Josep , nella parte sud-ovest di Eivissa, uno dei paesini meglio conservati dell’isola. Il viaggio è poi proseguito alla ricerca dell’isolotto magico: Es Vedrà chiamata anche l’isola incantata. Es Vedrà fa parte di una riserva naturale che ospita specie protette di uccelli rarissimi. La leggenda vuole che si tratti, addirittura, dei resti della mitica Atlantide o dell’isola delle Sirene di omerica memoria. “I poteri magici” dell’Isola derivano da una sua peculiarità. “Se provassimo a guardare l’isola dal satellite, la vedremmo oscurata (come la Casa Bianca o il Pentagono…) e questo per l’alta concentrazione di metalli e minerali nelle sue rocce, fatto sta che bussole e apparecchi elettronici impazziscono completamente se non si mantengono le debite distanze”. E’ luogo di misteriosi avvistamenti e inspiegabili fenomeni come presenze di UFO o folletti…non è dato sapere cosa sia vero e cosa no ma l’idea che quest’isola abbia tanto da narrare la rende unica nel suo genere. La peculiarità di Es Vedrà è anche la colorazione che assume al tramonto: diventa rosa riportando alla memoria la spettacolarità del gruppo dolomitico.

Il viaggio è proseguito per calette della zona che meritano di essere esplorate: Cala d’Hort, Cala Carbo’, Cala Vadella e Cala Tarida.

Spostandoci un po’ più a nord ci si imbatte nelle tradizioni dei mercatini Hippy. Famoso quello gigantesco di Es Canar a Punta Arabi “HIPPY MARKET” che si svolge ogni mercoledì. Un enorme villaggio a cielo aperto fatto da un susseguirsi di più di 500 bancarelle che vendono oggettistica di ogni tipo. La “globalizzazione” lo ha reso meno caratteristico rispetto ad un tempo e le cose che si trovano frugando non sono molto diverse da qualsiasi mercatino di città. Un salto vale la pena comunque farlo e consiglio di dedicare la mattina per non rischiare insolazioni e colpi di calore nel pomeriggio. Molto carino è quello di Las Dalias sulla strada principale che porta a San Carles: qualcosa di particolare qui è più probabile trovarlo! Rimane aperto anche di sera un motivo in più per spingersi in questa zona.

Per maggiori informazioni esiste un sito dedicato: http://www.lasdalias.es/#about

Poco lontano consiglio un posticino a San Carles de Peralta veramente delizioso. Un piccolo cortile che ospita un ristoranti con tavoli e panche di legno circondato da cassette della posta di ogni tipo: è il bar Anita

Oltre San Carles si arriva in altre calette deliziose le elenco solo come indicazione di massima: Cala San Vincent, Puos de Lleo, Cala Boix, Cala Llenya.

Altra particolarità da non tralasciare le Grotte di Can Marça (http://www.cuevasturisticas.com) giusto di fronte all’isolotto che citavo prima di russa proprietà. Non sono le solite grotte: un’abile restauro e valorizzazione con giochi di luce hanno reso ancor più spettacolare un posto che già di suo era circondato da bellezza.

Qui di seguito un piccolo collage ricordo dell’Isola:

BAR ANITA di San Carles