Se Martin Margiela nasconde tutto sotto un velo di bianco che attutisce dolore e sensazioni Ann Demeulemeester fa il contrario, inabissa tutto nella tenebra con uno strato di nero pece, rendendo anche la più candida emozione tortura. Stessa scuola, Anversa, stessi banchi, quasi coetanei, ma così diversi.

Ann Demeulemeester ci dona una moda post-atomica, di selvaggi in preda all’ansia di sopravvivere, nascondendosi in luoghi cupi e introvabili, per poi uscire allo scoperto durante le fashion week. Un modo insolito e unico per far parlare la moda di argomenti più profondi delle tendenze e della frivolezza, qui, in casa Demeulemeester è tutto molto serio.
Gotica per eccellenza, con le sue piume da corvo, misteriosa al punto da comparire poco e mostrarsi ancora meno, Ann possiede, per assurdo, una bellezza eterea, algida, fresca. Qui la sua storia e la sua creatività, per immagini.